Thailandia negozia con gli Stati Uniti sui nuovi dazi

La delegazione thailandese prevede di incontrare i rappresentanti del governo degli Stati Uniti lunedì 21 aprile

Salvatore Parisi

4/20/20251 min read

La Thailandia ha espresso preoccupazione per i nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti sotto l'amministrazione Trump, che prevedono una tariffa del 36% sulle esportazioni thailandesi. In risposta, il governo thailandese ha inviato una delegazione di alto livello, guidata dai ministri delle Finanze e del Commercio, per negoziare un'esenzione o una riduzione di queste tariffe. Le discussioni con i funzionari statunitensi sono programmate per il 21 aprile 2025.

La strategia thailandese si concentra su settori di interesse comune, come l'alimentazione per animali domestici, e propone misure come l'aumento delle importazioni dagli Stati Uniti, la riduzione dei dazi sul mais e l'espansione degli investimenti congiunti negli Stati Uniti. Inoltre, la Thailandia si impegna a rafforzare i controlli sulle esportazioni per prevenire l'uso del paese come canale per eludere le tariffe statunitensi da parte di terzi.​

Queste misure riflettono l'importanza del mercato statunitense per la Thailandia, che nel 2024 ha esportato beni per un valore di 55 miliardi di dollari verso gli Stati Uniti, registrando un surplus commerciale di 45,6 miliardi di dollari. ​

I dazi imposti da Trump colpiscono in particolare i paesi del Sud-Est asiatico, con tariffe elevate anche per Vietnam (46%) e Cambogia (49%). Queste misure hanno sollevato preoccupazioni per la stabilità economica e geopolitica della regione.

Attualmente, l'amministrazione statunitense ha concesso una sospensione di 90 giorni sull'applicazione dei dazi, offrendo alla Thailandia l'opportunità di negoziare soluzioni alternative.